Cos’è
L’alga kombu è un’alga bruna appartenente al genere Laminaria, con corpo vegetativo bruno e brillante che può raggiungere 3-4 metri di lunghezza e cresce in abbondanza appena sotto la superficie dell’acqua.
Proprietà
È estremamente ricca di iodio e altri sali minerali e una grande sorgente di fibra, tanto da essere considerata un depurativo naturale dell’intestino. La sua principale caratteristica è quella di contenere delle sostanze in grado di ammorbidire la fibra contenuta in altri alimenti (ad es. legumi e cereali integrali) di per sé non digeribile per l’intestino umano, per cui l’ammollo di questi alimenti con l’alga e la sua aggiunta in cottura, velocizza quest’ultima, ne esalta il sapore e ne accresce, in generale, la digeribilità, riducendo le fermentazioni intestinali.
Uso in cucina
- Sciacquata e messa a bagno 5/10 minuti prima di essere cucinata, può essere aggiunta in cottura a zuppe, minestre e brodi, di cui viene a costituire un’ottima base, grazie ai preziosi sali minerali in essa contenuti e al suo valore nutritivo.
- Una volta cotta può essere utilizzata, al pari di altre verdure, come condimento per cereali o insalate (a differenza di altre alghe, il suo sapore non è affatto intenso e sopportabilissimo per un palato occidentale non avvezzo al consumo di alghe).
- Il suo uso principale, almeno nel nostro paese, è però quello connesso all’ammollo e alla cottura dei legumi e dei cereali integrali. Aggiungendo, infatti, un pezzetto di alga kombu all’acqua di ammollo e di cottura di questi alimenti le loro fibre vengono ammorbidite, se ne velocizza la cottura e se ne aumenta la digeribilità, con conseguente riduzione delle fermentazioni intestinali.
N.B.: l’aggiunta dell’alga nell’acqua di ammollo e di cottura di legumi e cereali integrali non ne altera in alcun modo il sapore, anzi è in grado di esaltarlo, grazie alla liberazione di sostanze nutritive favorita dall’alga.
Come si utilizza?
In Italia l’alga kombu, viene venduta secca ed impacchettata a strisce, in fiocchi, in polvere, in compresse.
Per l’ammollo e la cottura dei legumi e dei cereali integrali viene utilizzata quella in strisce (che puoi vedere in foto). Per ogni utilizzo se ne preleva un pezzo grande quanto un francobollo, che una volta ammollato diventerà grande circa 5 cm.
Una volta cotto, lo stesso pezzo può essere consumato (in aggiunta ai legumi/cereali oppure per altri usi).
Quanta se ne può mangiare?
Il consumo dell’alga (non la sua aggiunta in ammollo e cottura) deve essere piuttosto controllato, data l’estrema ricchezza di iodio in essa contenuto: si consiglia di assumerne piccole quantità, in maniera non quotidiana. É, invece, completamente sconsigliato alle persone che soffrono di ipertiroidismo (se soffri di disturbi legati alla tiroide è bene, comunque, chiedere prima il parere del medico o del nutrizionista).
Dove si compra?
Nei negozi e e-commerce di alimenti naturali e biologici.
In Italia in commercio è facile trovare l’alga essiccata in strisce delle varietà provenienti dal Giappone e dalla Bretannia, che sono diverse.
Le varietà provenienti dal Giappone (che sono quelle che vedi nella foto) sono più spesse e non si sfaldano in cottura, per cui puoi tranquillamente trasferire in cottura lo stesso pezzo di alga utilizzato per l’ammollo.
Le varietà provenienti dalla Bretannia sono più sottili e tendono a sfaldarsi facilmente, ragione per cui io sostituisco il pezzo tra l’ammollo e la cottura e se il legume richiede una cottura lunga (tipo i ceci) dopo circa un’ora elimino il pezzo di alga, per evitare che si sfaldi completamente all’interno della preparazione e non sia più recuperabile.
Alcuni nutrizionisti consigliano l’acquisto delle varietà provenienti dalla Bretannia per via di Fukushima. Questo non dovrebbe valere per quelle commercializzate da aziende consapevolissime (tipo questa), che sembra che esercitino un controllo strettissimo sulla radioattività di tutto ciò che importano dal Giappone.
Per qualsiasi domanda, dubbio, perplessità sono qua.
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